Testimoni di un amore più grande
€ 15,00 IVA inclusa
Testimoni di un amore più Grande, di Pier Giuseppe Accornero.
Prefazioni di Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e di don Enrico Stasi, Salesiani di don Bosco, Ispettore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta.
dimensioni: 13,5 x 21
prezzo di copertina: 15,00 euro
240 pagine
Descrizione
Testimoni di un amore più grande, di Pier Giuseppe Accornero.
«L’Amore più grande», motto dell’ostensione 2015, è un gesto concreto che rivela la misericordia infinita del Padre, l’amore di amicizia del Figlio, la potenza santificatrice dello Spirito Santo, che operano per cambiare la vita degli uomini peccatori e della realtà della storia, spesso sottomessa alla caducità del male, che combatte e ostacola il disegno di Dio. «L’Amore più grande» è il segno di una benevolenza e cura di Dio che rinnova l’animo di ogni persona disponibile ad accoglierlo e a lasciarsene investire per cambiare se stesso e il mondo. Malgrado tanto male e tanta violenza e infedeltà di cui si macchia l’umanità, Dio continua ad amarla e per essa dona il Figlio suo come salvatore e amico.
San Giovanni Bosco e Papa Francesco sono, in epoche e situazioni assai diverse, «campioni» e «testimoni» di quell’«Amore più grande» che deve illuminare i passi di ciascun cristiano e di ogni comunità credente, come dimostra in ogni pagina questo libro. Esso presenta le vicende meno conosciute e i dettagli meno celebrati di quello che San Giovanni Paolo II ha definito «padre e maestro dei giovani» e, al tempo stesso, le solide radici piemontesi di Papa Bergoglio, che la Provvidenza ha chiamato a essere Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale.
monsignor Cesare Nosiglia
Questo libro non solo ripercorre i momenti più affascinanti e meno conosciuti dell’esperienza del «padre e maestro dei giovani», ma entra nelle pieghe più profonde della sua sensibilità, del suo animo e del suo stile pastorale che seppe portare una benefica rivoluzione nella Torino ottocentesca e risorgimentale.
Il volume presenta la storia della Sindone in occasione della ostensione straordinaria e solenne che si attua per il bicentenario di don Bosco. Il moto dell’ostensione, scelto dall’arcivescovo metropolita di Torino e custode pontificio della Sindone monsignor Cesare Nosiglia, è «L’Amore più grande». E «L’Amore più grande» ha avuto San Giovanni Bosco. E «L’Amore più grande» e quello che manifesta ogni giorno Francesco, Papa preso «quasi alla fine del mondo».
don Enrico Stasi
L’Ostensione della Sindone del 2015 ha una ragione particolare: la celebrazione dei 200 anni dalla nascita di san Giovanni Bosco. Il mondo salesiano vive un particolare legame con questa “testimonianza” della morte violenta di un Uomo, e si sono fatti propagatori della sua conoscenza in tutto il mondo. Fino alla lontana (dall’Italia) Argentina, dove arrivarono a fine ‘800 i primi missionari partiti da Valdocco. E da quella lontananza ora è venuto un Papa Francesco, che tra i connotati della sua azione pastorale rivolge una speciale attenzione alle periferie di qualsiasi natura esse siano.
La triangolazione che viene a crearsi in questo 2015 a Torino è dunque davvero impressionante: Don Bosco, Papa Francesco, la Sindone.
Pier Giuseppe Accornero, da fine giornalista quale è, ha colto il messaggio che porta nel suo guscio l’evento del pellegrinaggio che il Pontefice compie il 21 giugno a Torino: farsi guardare dal volto dell’Uomo della Sindone per volgere lo stesso sguardo di condivisione verso i più marginali. Come fece il santo dei giovani verso i “pericolanti” della capitale sabauda e di ogni altra città in cui misero radici le sue opere. Come fa Francesco, meravigliando il mondo per la sua manifesta e fattiva vicinanza agli “ultimi”.
Il modo di porgere questo messaggio da parte di Accornero è quello di mettere a confronto i volti di questi tre testimoni della Resurrezione presenti nelle tracce inspiegabili di un telo, nell’azione amorevole verso i più piccoli, nella proclamazione del Vangelo ai poveri. E lo fa in modo giornalistico, appunto, affiancando le loro storie affinché il lettore possa trarre dai fatti le sue valutazioni.
È per questa ragione che il libro di Accornero sarà prezioso anche oltre il momento dell’Ostensione 2015, segnando di questa il connotato dell’annuncio di un Amore più grande di quello che possiamo concepire e praticare noi uomini, ma anche segnalando che la contemplazione della Sindone continua nella cura dei deboli e dei vinti.
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