Bruna Olivero, La zanzara ha il sangue tiepido – Parola di un domatore di criceti

Descrizione

Asperger: un disturbo che prova a nascondersi.

Sono la mamma di un ragazzo che vive un quotidiano ricco di sfaccettate particolarità, ricorrenti ma non sempre prevedibili, che spesso ci fanno vivere in una dimensione fuori dagli schemi tradizionali. Un quotidiano dove spesso si viene esclusi dalle feste di compleanno o dalle varie situazioni di gruppo. Potrebbe essere un problema condividere i momenti più lievi e gioiosi con un bambino che non riesce a socializzare come tutti
gli altri, a stare bene insieme con tutti gli altri (sindrome di Asperger).

Sono una mamma, invento e moltiplico io stessa le occasioni di aggregazione affinché l’universo di mio figlio non sia fatto di solitudine e giustificazioni. Mi ritrovo, ad osservare, da lontano, i sorrisini taglienti, gli sguardi eloquenti, le parole sussurrate, i giudizi lapidari di chi non capisce o, semplicemente, preferisce far finta di non capire.

La vita in campagna secondo tradizione

I miei bambini sono stati davvero molto fortunati: sono cresciuti in campagna, nella fattoria dei nonni, dove i cani accompagnavano il bestiame al pascolo e le oche facevano la guardia. Dove si aggiravano senza paura tra mucche e capre; dove hanno

• visto  nascere i vitellini, schiudere i pulcini,
• guardato le rane nel rio,
• salutato centinaia di rondini a primavera,
• osservato grilli, api, formiche, lucciole, farfalle e lucertole.

La nonna raccoglieva e accudiva qualunque animale, domestico o selvatico, ferito o abbandonato, che le capitasse di incontrare e, con il nonno, faceva molta attenzione agli animali selvatici affinché questi potessero un bel giorno tornare con i loro consimili. I bambini osservavano ed imparavano.

Questa abilità dei nonni nel trattare con gli animali ci fece vivere, tempo dopo, un’esperienza divertente e ricca di sorprese. Allevarono un pulcino implume che poi si rivelò essere una gallinella nana. Per la sua stessa incolumità, questa non andò nel pollaio. Rimase in casa, come animale da compagnia. Si domiciliò sopra una credenza e, al tempo giusto, cominciò a deporre le uova: a distanza di un braccio, altro che chilometri zero! Adorava stare con gli umani, chiacchierava tutto il tempo, pesava meno di un chilo e teneva più posto di un sanbernardo. Giacomo e Matilde hanno imparato a distinguere i profumi dagli odori e gli odori dalle puzze. Hanno guardato con occhi liberi un mondo antico, a correre scalzi nei prati senza paura, senza alcun filtro tra ciò che è apparenza e quello che diventa sostanza. I miei figli hanno vissuto di esperienze quasi primordiali e queste hanno dato loro un carattere distintivo che si sarebbe manifestato sin dall’inserimento nella scuola materna.

L’autrice

Asperger, il quinto in famiglia.

Bruna Olivero è nata nel 1972 a Bra (CN) e qui ha trascorso i primi otto giorni della sua vita.
Poi è tornata a casa, in una cascina dell’albese, dove ha raccolto – per tramandarla – l’eredità delle generazioni precedenti: illuminati e solidi contadini che coltivano e trasmettono il senso panico della Natura.
Le radici ben piantate nella terra sono state le fondamenta e la forza di Bruna, mamma combattiva di due bambini, Giacomo e Matilde, protagonisti di questo libro. Soprattutto Giacomo, bambino con una storia speciale. Convinta che una storia utile ad altri debba essere raccontata, anche se costa fatica, Bruna Olivero, dopo tanti scritti brevi, a circolazione limitata, offre il suo primo vero libro.
Parole ed immagini (Bruna è anche una ottima fotografa, con un pregevole senso della composizione) accompagneranno il lettore in un percorso fatto di sfide, rinunce e sconfitte. Tappe necessarie per comprendere che solo chi ha il coraggio di osare può assaporare pienamente la vittoria ed accettare ciò che molti non sono pronti ad accettare.

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